Lo Shinkansen che ci porterà per 1 giorno a Hiroshima, parte dalla stazione di Kyoto alle 8.02. Ed è importante essere precisi, soprattutto con i treni, perchè qui in Giappone, le 8.02, non sono le 8.00 o le 8.05: sono le 8.02! Se arrivi al tuo binario alle 8:00 il treno che vedi potrebbe non essere il tuo e, certamente, se arrivi alle 8:05, il treno che vedi NON è il tuo. Molti cartelli all’interno della stazione ricordano ai turisti questa magica regola. Siamo un po’ emozionati: nel nostro viaggio in Giappone è il nostro primo viaggio su uno Shinkansen.
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Prenotiamo i nostri posti sul treno con il Japan Rail Pass e ci posizioniamo sul binario. Esattamente dove, per terra, è indicato il numero della nostra carozza, esattamente dove la porta si aprirà ed esattamente dove ci sono già in rigorosa fila indiana tutti i locali. Sì, perchè se i treni giapponesi vengono presi a modello come esempio di puntualità, una parte del merito va riconosciuto anche ai passeggeri. I quali, metodicamente perfetti, evitano anche la minima perdita di tempo.
Nella carrozza, piena per circa metà, non si sente volare una mosca. I giapponesi osservano sempre un rispettoso silenzio sui mezzi pubblici al quale, con piacere, ci adeguiamo. Anche perché i messaggi ben visibili sul tavolinetto ripiegato davanti a ogni sedile, esortano addirittura a battere educatamente sulle tastiere dei propri laptop, per non disturbare i vicini… Le 2 ore di viaggio trascorrono veloci e, invitati dall’altoparlante, qualche minuto prima di arrivare alla stazione di Hiroshima, proviamo a calarci nei panni di 2 giapponesi medi e ci prepariamo vicino alla porta, pronti per scendere.
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Cosa vedere in 1 giorno a Hiroshima
Approfittiamo del breve tragitto in tram che dobbiamo percorrere per arrivare al Parco della pace (tappa obbligata durante 1 giorno a Hiroshima) per notare che la città ci sembra vivibile, ordinata e moderna. Ovvio, moderna: è stata ricostruita da zero a partire da quel maledetto agosto del 1945 e, a quanto raccontano, non ci ha messo molto tempo a riprendere vita. Perchè, si sa, l’orgoglioso popolo giapponese non si avvilisce di fronte alle tragedie, ma reagisce e si rialza. Cosa che ha fatto anche dopo il più grande disastro della storia dell’umanità.
Il parco della pace
Il Parco della pace è un luogo di memoria e…di pace. Ed è dove i turisti che trascorrono 1 giorno a Hiroshima si dirigono immediatamente. I vari monumenti racchiusi all’interno di esso hanno ognuno un significato preciso e sono luogo di preghiera o, semplicemente, di riflessione da parte delle persone che si fermano qualche attimo in silenzio davanti ad essi.
L’ A-bomb dome
Il primo (e il più vistoso) è una grande costruzione con una cupola, della quale resta solo uno scheletro metallico. L’A-bomb dome, è l’unico edificio rimasto parzialmente in piedi dopo la grande esplosione e così rimarrà, con tutte le sue macerie, a testimonianza del livello a cui può arrivare il genio umano. Un primo sussulto allo stomaco arriva quasi subito: è questo l’effetto che mi hanno fatto le bottiglie d’acqua lasciate in dono dai visitatori, a ricordo della miriade di persone gravemente ferite o mutilate, che vagavano assetate per la città rasa al suolo, senza riuscire a dissetarsi a causa delle ceneri che cadevano incessantemente dal cielo.
Intendiamoci, il parco non vuole apparire macabro o triste. E in effetti non lo è. Ci sono prati ben tenuti, sentieri ordinati e tantissime scolaresche disciplinate, che si godono il sole davanti alle loro lunch-box. E la sensazione che ho respirato io, trascorrendo 1 giorno a Hiroshima, è stata sì di sconcerto, ma anche di positività e di ottimismo (certamente NON di odio) perchè, in soldoni, il messaggio che mi è arrivato è stato: “Guardate cos’è successo. Ora facciamo in modo che non accada mai più a nessuno!”.
Il cenotafio
Il Cenotafio del memoriale, dove sono incisi i nomi delle vittime, è forse il monumento principale del parco. Coperto da un arco, simbolo scintoista, a protezione delle anime dei defunti, si allinea con la Fiamma della pace (accesa nel 1964 e spenta solo quando nel mondo non vi sarà più alcuna testata nucleare attiva) e con l’A-bomb dome, a formare una linea prospettica che termina simbolicamente sul Museo della pace.
Il museo della pace
Ecco, il Museo della Pace. Se doveste mai recarvi 1 giorno a Hiroshima non deve assolutamente mancare.Non ho mai visitato un museo tanto interessante, dettagliato e, purtroppo anche tanto toccante. Lì mi sono resa conto davvero di cosa sia, di come funzioni e, soprattutto, degli effetti che provochi una bomba atomica. Non starò qui a spiegarvi in dettaglio quello che ho visto perchè non riuscirei comunque a trasmettere quello che ho provato vedendo, ad esempio, come sono stati ridotti alcuni oggetti di uso quotidiano, solo lievemente colpiti dall’irraggiamento o dall’onda d’urto provocata dall’esplosione. Per non parlare delle foto che qualcuno, non so come, ha scattato a persone che (per fortuna o, forse, purtroppo…) non sono state disintegrate all’istante. Faccio fatica a ripensarle quelle immagini, figuriamoci a descriverle.
C’è anche un bel mappamondo, su cui sono fissati dei puntatori ad indicare in quali paesi si trovano le testate nucleari attualmente attive. E tutto ciò non con lo spirito della disapprovazione, ma con la speranza di poter presto togliere ad uno ad uno quei piccoli missili rossi, il che significherebbe, finalmente, tranquillità e “pace”.
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Organizzare 1 giorno a Hiroshima
Calcolate diverse ore per la visita al parco e, soprattutto, al Museo della Pace. Da Kyoto, prevedete di partire alla mattina presto, in modo da avere tutto il tempo di visitare Hiroshima in 1 giorno senza fretta. Prendetevi il tempo di vedere tutto con calma. Si tratta di entrare letteralmente nella storia e l’atmosfera che respirerete ve la porterete nel cuore per tanto tanto tempo.
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