Durante il nostro itinerario di viaggio in Sudafrica, la tappa più “cool” è stata sicuramente questa.
Il rumore costante delle enormi onde, la vista meravigliosa che avevamo dal balcone della nostra guesthouse e la voglia di divertirsi che respiravamo per le strade, ci hanno fatto sentire a nostro agio anche tra i surfisti a Jeffreys Bay.
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JBay
Jeffreys Bay, o più semplicemente “JBay”, è una piccola località situata nella provincia sudafricana dell’Eastern Cape. Si trova sulla costa, circa 70km a sud di Port Elisabeth; a metà strada tra Durban e Cape Town.
Nota per le sue conchiglie (c’è anche un museo!), gli ottimi ristoranti di pesce e i calamari, questa piccola cittadina attira non solo gli appassionati di surf, ma anche quelli di altri sport acquatici. Vicinissime, infatti, ci sono Kabeljous, Seekoei e Krom, ideali per la canoa, la vela e la pesca.
Ogni anno, tra giugno e dicembre, si può assistere anche dalla terraferma alla migrazione delle balene, che si spostano numerose verso Hermanus o Witsand per dare alla luce i loro piccoli.
Il surf
La baia da cui la città prende il nome è una delle prime cinque destinazioni al mondo preferite dagli amanti del surf. E’ qui che si tiene annualmente il Billabong Pro WCT, una delle competizioni più prestigiose e più seguite in tutto il mondo. Il J-Bay Open, invece, tappa del campionato del mondo, ha portato alla ribalta internazionale una delle più belle onde destre del mondo. La più “cavalcata”, tra i surfisti a Jeffreys Bay.
L’importanza turistica di Jeffreys, legata principalmente al surf, sta velocemente trasformando questa cittadina, da tranquilla comunità di pescatori a vera e propria “surf city”, dotata di ogni servizio, comprese diverse scuole di surf. Billabong e Quicksilver, i 2 maggiori brand a livello mondiale di abbigliamento e attrezzatura da surf, sono presenti un po’ ovunque. I loro 2 mega stores, nei quali perfino noi (che non siamo grandi appassionati del genere) siamo stati risucchiati, propongono prodotti di ottima qualità e a prezzi davvero vantaggiosi. Per pochi dollari abbiamo messo in valigia diverse t-shirt che sono state davvero apprezzate come souvenir dai nostri amici.
Abbiamo notato molte indicazioni che mettevano in guardia i surfisti dal rischio “squali”: noi non ne abbiamo visti, ma con tutta probabilità la loro presenza è una costante di questo tratto di costa. Quindi, se avete intenzione di provare l’ebbrezza di cavalcare le onde, fate attenzione e, soprattutto, adottate gli accorgimenti che sono suggeriti un po’ ovunque, tra i surfisti a Jeffreys Bay.
Per il resto, divertitevi! Nella sezione “supertubes”, la più bella da surfare (a detta degli esperti), sono possibili surfate anche di 300mt.
Il nostro alloggio
“E’ impossibile non notare questa casa dalla facciata dipinta di blu acceso situata sulla collina…”. Siamo stati colpiti dalla descrizione che la Lonely Planet faceva della guesthouse Lazee Bay, considerata una delle migliori tra i surfisti a Jeffreys bay.
Quando ho suonato il campanello per chiedere se c’era una doppia disponibile, sono stata accolta da una rassicurante grande signora che stava lavorando a maglia. Dopo avermi chiesto se volevo una camera con la vasca da bagno o con la doccia, mi ha accompagnata al piano superiore per farmela vedere. Sono rimasta incantata: la camera era bella, ma ancora di più lo era il balcone coperto vista mare. La signora mi ha detto di fare attenzione quando guardavo l’oceano, perchè se avessi visto uno stormo di uccelli volare nei pressi all’acqua, sicuramente sotto ci sarebbe stata una balena. Wow, il soggiorno a JBay prometteva proprio bene!
E, in effetti, in questa guesthouse siamo stati alla grande. Anche la colazione è stata all’altezza. Avevo chiesto un solo uovo (invece che i soliti 2), ma la signora non sembrava molto d’accordo…“..cara, ma è poco! Te ne faccio un altro?”. Abbiamo speso circa 40€, colazione inclusa.
Cosa vedere
Paradise beach
E’ forse la spiaggia più famosa tra i surfisti a Jeffreys Bay: spazi infiniti, sabbia finissima e acqua stupenda. Tenete presente, però, se avete intenzione di fare il bagno, che le onde sono alte, l’acqua è fredda e c’è parecchio vento. E’ invece l’ideale per una passeggiata e se siete appassionati di fotografia, questa è sicuramente la spiaggia giusta da usare come sfondo per il vostro shooting fotografco.
Dolphin beach
La tranquilla e silenziosa Dolphin beach, taggata orgogliosamente come “Blue Flag beach” sui cartelloni all’ingresso, che ne descrivono i servizi e i divieti, è forse il luogo migliore per nuotare e rilassarsi. La presenza di una bella zona in sabbia e di un piccolo parco acquatico la rende adatta anche ai bambini. E dopo un pomeriggio di relax potrete bere un drink o anche cenare in uno dei tanti bar e ristoranti presenti sul suo lungomare.
Dove mangiare
Non essendo proprio la stagione ideale per il mare (era fine ottobre, quindi l’inizio della loro primavera) e non essendo grandi appassionati di surf, abbiamo soggiornato a JBay solo 1 giorno e 1 notte. Giusto il tempo per un pranzo e una cena (la colazione l’abbiamo fatto nella nostra guesthouse).
Pranzo veloce tra i surfisti a Jeffreys Bay
Appena arrivati in paese, affamati vista l’ora di pranzo, abbiamo avvistato un piccolo locale appena sopra la spiaggia. Discretamente affollato, quindi un ottimo motivo per entrare a dare un’occhiata. Era una sorta di fast food, nel senso che il cibo veniva servito in contenitori identici a quelli dei panini Mc Donalds, solo che all’interno c’erano calamari fritti! Sarà stata la fame, sarà stata la felicità di pranzare con vista sull’oceano, ma mi sono sembrati buonissimi! Il nome del locale non lo ricordo, ma JBay è piccolina e non sarà difficile rintracciarlo.
Cena al ristorante sull’oceano
Essendo una località turistica, mescolandovi tra i surfisti a Jeffreys Bay, non vi sarà difficile trovare un ristorante che soddisfi i vostri gusti. La scelta è varia, sia come cibo che come prezzi.
Dopo un’occhiata alla Lonely Planet, abbiamo scelto il “Kitchen Window“. Il locale era pieno e la vista sul mare, nonostante fosse buio, dava alla cena quel tocco in più. Le specialità erano a base di pesce (c’era anche l’aragosta), ma si poteva mangiare anche la carne. Noi abbiamo preso hamburger di calamari e tortino di pesce alla thailandese, e non erano per niente male! Prezzi più che onesti.