Dal punto di vista economico, la Giordania è davvero sfortunata. Non ha gli sbocchi sul mare di Israele, non ha i giacimenti petroliferi di Arabia e Iraq e non ha il patrimonio storico della Siria. Eppure, per me la Giordania è un paese ricchissimo. E’ ricco di pace, e dell’ospitale gentilezza del suo popolo. Poi c’è Petra, il sito archeologico più bello del mondo. C’è il rosso fuoco del deserto del Wadi Rum. C’è l’incredibile Mar Morto. Insomma, questa piccola perla mediorientale mi ha letteralmente conquistata. E se anche voi ci state facendo un pensierino, ecco 10 cose che dovreste sapere prima di un viaggio in Giordania.
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1 – La Giordania è un paese sicuro
La prima è senza dubbio l’informazione che sta più a cuore ai viaggiatori: nessuno vuole correre dei pericoli per andare in vacanza. E, se dopo uno sguardo alla cartina vi è sorto qualche comprensibile timore, vi rassicuro subito perchè, nonostante confini con paesi in guerra (Siria e Iraq), controversi (Israele), e discutibili (Arabia Saudita), la Giordania è una tranquilla oasi di pace.
Ha saputo (o dovuto) sopperire alla carenza di risorse naturali puntando tanto sul turismo, che rappresenta attualmente una delle sue maggiori fonti di introiti. Anche per questo motivo, i turisti sono accolti e salvaguardati; quasi “sacri”. Non so dirvi quante volte, sconosciuti per strada ci hanno rivolto un “Welcome to Jordan!“. Ed è una consuetudine alla quale ci si abitua piacevolmente in fretta.
2 – Gli spostamenti sono brevi
Se siete soliti evitate i viaggi on-the-road per non passare metà della vacanza seduti in auto, potete stare tranquilli. La Giordania è un paese piccolissimo e si percorre in auto da nord a sud in poche ore. Anche per questo motivo, una settimana è sufficiente per vedere i luoghi più rappresentativi. 10 giorni per vederli con calma o per includerne qualcun’altro un po’ meno turistico. Questo vale, ovviamente, se avete a disposizione un’automobile.
3 – Si guida in sicurezza (Amman a parte)
Strettamente collegato al punto precedente, ecco il capitolo “guidare in Giordania“. Ho scritto un post completamente dedicato a questo argomento ed è in assoluto l’articolo più letto del blog. Segno che i viaggiatori hanno voglia di autonomia, ma ancora qualche dubbio.
Vi faccio un breve riassunto:
- guidare un’auto in Giordania è fattibilissimo
- NON guidate ad Amman, a meno che non abbiate voglia di avventura
E vi rimando direttemente all’articolo per tutti i dettagli (tecnici e non). Lo trovate qui.
4 – In Giordania fa caldo
L’informazione forse più scontata tra le 10 utili per un viaggio in Giordania. Dal punto di vista climatico, infatti, i periodi migliori per visitare la Giordania sono la primavera e l’autunno. Se puntate a fare un bagnetto al mare, sappiate che ad Aqaba ci sono 25 gradi anche in inverno.
Le estati, invece, sono torride, con temperature che toccano facilmente i 40 gradi. Questo può rendere la visita di Petra (ad esempio) una tortura, quindi fate le vostre considerazioni (per me il caldo è un problema, ma per voi potrebbe anche non esserlo). Noi siamo andati alla fine di Novembre, e abbiamo camminato nel sito in maglietta, per darvi un’idea. E’ comunque sempre consigliabile vestirsi a strati.
4.1 – Nel deserto di notte la temperatura scende vertiginosamente!
Abbiamo scampato la morte per assideramento, ma abbiamo rischiato quella per schiacciamento, sotto il peso del numero imprecisato di coperte (pesantissime, nel senso letterale del termine!) che ci hanno (per fortuna) fornito i ragazzi che gestivano il nostro (bellissimo) campo tendato nel deserto del Wadi Rum.
Si esagera, ovviamente, ma lo sbalzo termico notturno è stato impressionante e io un freddo del genere poche volte l’ho patito in vita mia (specialmente al momento del cambo abiti/pigiama, e viceversa). Non è mia intenzione scoraggiarvi, anzi: una notte nel deserto è un’esperienza unica che consiglio senza dubbio. Ma ho pensato di aggiungere questa appendice ai miei 10 consigli prima di un viaggio in Giordania, in modo che ci possiate arrivare “attrezzati”.
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5 – La Giordania è abbastanza economica
Sfatiamo subito un mito: la Giordania non è così economica come si può pensare. Dormire e mangiare costano sicuramente meno che da noi, ma non di molto, specialmente nelle zone più turistiche. Come in tutto il mondo ci sono soluzioni per tutte le tasche, ma quelle di livello medio-alto hanno prezzi praticamente europei.
La valuta è il dinaro giordano (JOD), che non è reperibile nelle banche italiane, percui dovrete cambiare gli Euro là (evitate di farlo in areoporto per non farvi spennare), oppure prelevare agli ATM. Noi abbiamo optato per questa seconda opzione: a Madaba (nostra prima tappa) ci sono diverse banche con sportelli automatici. Approfittatene anche per dare un’occhiata a una banca giordana e alla sua clientela: un’esperienza!
Non prelevate grosse cifre, altrimenti i contanti non entreranno tutti nel portafoglio: e non sto scherzando! Ma cercate di non rimanere senza: in pochi accettano i pagamenti elettronici (spesso negozi e ristoranti non hanno neanche il POS) e quasi nessuno accetta altre valute.
6 – Vestitevi in modo rispettoso e comodo
Premesso che ognuno è libero di vestirsi come gli pare e assodato che Petra sia una delle location più Instagrammabili del mondo, vedere ragazze con abiti svolazzanti, sandali-gioiello e cappello, in posa per decine di minuti alla ricerca dello scatto perfetto mi ha portata a una logica conclusione: di Petra avranno visto solo il Tesoro (raggiunto probabilmente a bordo di una di quelle fastidiose carrozze, perchè si tratta pur sempre di un bel pezzetto di strada…) e null’altro. No, perchè noi, a fine giornata, oltre che con gambe e piedi distrutti (nonostante le scarpe da ginnastica), eravamo anche coperti da uno strato di polvere di almeno 1cm, incompatibile con la gonna in chiffon.
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Io mi accontento di foto meno “social”, pur di non avere rimpianti alla fine della giornata (o del viaggio). Se siete della mia stessa idea, portatevi abiti comodi e buone scarpe da escursionismo (o comunque da ginnastica). Perchè in Giordania c’è tanto da camminare e arrampicarsi, soprattutto a Petra. In autunno, vi consiglio di vestirvi a strati perché potreste avere molto freddo al mattino o alla sera, ma molto caldo nella parte centrale della giornata.
Inoltre (e ci tengo molto a dirlo), nonostante il caldo possa essere soffocante e nonostante i giordani siano molto tolleranti (specialmente coi turisti), evitate di vestirvi con shorts e canottiere. A parte l’obbligo per i luoghi sacri (come in tutto il mondo), sta a noi comportarci con sensibilità, perché la Giordania è pur sempre un paese musulmano e certi tipi di abbigliamento non sono rispettosi della cultura locale.
7 – Petra è pericolosa
Non lo avreste mai detto? E invece è proprio così e, nella lista delle 10 cose da sapere prima di un viaggio in Giordania, forse avrei dovuto inserirla prima, perchè lo trovo un messaggio molto importante. Petra è un sito archeologico, ma è anche un luogo di montagna, dove non ci sono balaustre o qualsiasi altra cosa a salvaguardia della sicurezza. Si cammina su sentieri impervi, scivolosi (perchè sterrati), spesso su pareti a strapiombo. Quindi muovetevi sempre con la massima prudenza: la minima disattenzione potrebbe costarvi cara!
Inoltre, per restare in argomento, evitate di salire in groppa a un asinello per farvi portare in cima alle alture. Prima di tutto perchè sfruttare quelle povere bestiole per evitare un po’ di fatica lo trovo orrendo. E poi perchè gli asini, per natura, camminano sul ciglio dei burroni e quindi, anche se vi sembra improbabile, potreste accusare qualche cedimento psiologico. Ho visto coi miei occhi una signora italiana (quindi capivo benissimo le sue esternazioni rivolte al marito…) che, terrorizzata dalla vista dello strapiombo e dalla scarsa presa che aveva sull’animale (era seduta su una semplice coperta adagiata sulla schiana del mulo), ha chiesto quasi subito di scendere per continuare a piedi, nonostante avesse già pagato sia la salita che la discesa. E non potevo biasimarla: avevo paura io per lei. E credo non si tratti neanche di un episodio isolato: io vi ho avvisati!
8 – In Giordania si mangia bene
Vero, il gusto sul cibo è molto soggettivo, ma provate ad assaggiare il pane arabo appena sfornato e scommetto che lo adorerete anche voi! Scherzi a parte, a me piace il cibo arabo. Carne, riso e quei sughini al curry, leggermente speziati; le verdure cotte. Insomma, a meno che non pretendiate le lasagne al forno o la carbonara, in Giordania non patirete la fame.
E colgo al volo l’occasione per calarmi nei panni di “giudice” e decretare il mio personale podio:
- Hummus: la famosissima crema a base di ceci e tahina
- Falafel: le polpettine di legumi fritte
- I dolci
E sui dolci, mi devo soffermare un secondo perchè io, che non sono un’appassionata del genere, ne avrò mangiati a chili di quei dolcetti pregni di miele e frutta secca, ordinatamente allineati nelle grandi teglie delle pasticcerie. Il top assoluto è lo knafeh: un dolce a base di formaggio simile alla mozzarella, ricoperto da croccanti fili di pasta kataifi, cotto in grandi teglie rotonde e, alla fine, irrorato di sciroppo di zucchero e cosparso di granella di pistacchio. Caldo, filante, dolcissimo: una bomba, in tutti i sensi. Uno dei miei 10 consigli prima di un viaggio in Giordania, quindi, non può che essere questo: “provate tutto“, perchè ne vale la pena. La dieta la farete a casa.
9 – Contrattate
La contrattazione fa parte della cultura mediorientale, quindi non vergognatevi a “tirare” sul prezzo. Anzi: a me avevano detto che è addirittura da maleducati non farlo. Sarà vero? Mah… Di certo, siccome vige la legge del “tourist price” il primo prezzo che vi proporranno non è alto: di più! Dalla mia esperienza, se “strappate” un prezzo che è la metà di quello di partenza, loro sono contenti comunque. Per dire…
La contrattazione vale sempre: dal taxi, al mercatino, al negozio nel suq dell’oro ad Amman. A proposito di quest’ultimo: ho fatto un vero affare! Se volete sapere come (ma soprattutto “cosa”!) vi rimando al mio articolo sulla capitale della Giordania: 10 cose da fare ad Amman. Lo troverete presto qui. Stay tuned e seguitemi
10 – Nel Mar Morto bruciano gli occhi
Un bagno nel bagno nel Mar Morto è un’esperienza unica, e l’ho descritta bene qui.
Non si tratta del “solito” mare e, a causa dell’elevato grado di salinità, è impossibile immergersi. In pratica si può solo galleggiare. Ma tenete presente che se anche solo qualche schizzo raggiunge i vostri occhi, l’effetto è quello di quando ve li strofinate dopo avere toccato del peperoncino: tremendo! Consiglio: portatevi un paio di occhialini.
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La mia lista delle 10 cose da sapere prima di un viaggio in Giordania termina qui. Ma se siete già stati in Giordania e avete qualcosa da aggiungere, scrivetemelo nei commenti! Allunghiamo la lista!