Nella mia wish list da una vita (ci ero stata l’ultima volta in gita con le scuole medie), avevamo sempre rinunciato a Venezia per schivare la folla di turisti che la invadono in ogni stagione dell’anno: odio le file (specialmente in vacanza!) e cerco sempre di viaggiare in periodi di media-bassa stagione. Ma, nella città più iconica del mondo, la bassa stagione non esiste.
Quest’anno, però, la mancanza di turisti americani e asiatici (impossibilitati a viaggiare a causa della pandemia) ci ha regalato un’occasione unica, tanto che organizzare (con una famiglia di amici) una extra-vacanza di 3 giorni a Venezia in agosto, ci è venuto quasi spontaneo.
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Come arrivare a Venezia con la propria auto
Abbiamo scelto l’auto per preservare la più completa autonomia, specialmente per quanto riguarda gli orari. Per arrivare a Venezia in auto ci sono 2 possibilità:
- parcheggiare a piazzale Roma
- parcheggiare vicino alla stazione di Mestre e raggiungere piazzale Roma in treno
Noi abbiamo optato per la seconda opzione. Tenete presente che il tragitto in treno dura solo pochi minuti e che i convogli sono frequentissimi (ne passa uno praticamente ogni 5 minuti). Inoltre, risparmierete un bel po’ di soldi per il parcheggio.
A tal proposito, vi segnalo quello che abbiamo utilizzato noi: Garage Piave (5 minuti a piedi dalla stazione), prenotato su myParking.it; costo per 3 giorni pieni: 27€ (avevo un buono sconto perchè già cliente myParking e alla fine ho pagato 24,30€). E’ tutto automatico: al garage si accede digitando un codice di accesso su un tastierino all’esterno del portone; l’auto è al coperto e si possono tenere le chiavi con sé: lo consiglio senza dubbio.
Una volta a piazzale Roma (in auto o treno), prendete il vaporetto per raggiungere il centro storico. A proposito: in base ai vostri piani, valutate se fare l’abbonamento (di 1 o più giorni), visto che la corsa singola costa ben 7,5€! Noi, ad esempio, abbiamo preso quello per 3 giorni, al costo di 40€: se fate anche solo 2 corse al giorno (cosa praticamente certa), avete già risparmiato.
Dove dormire in centro a Venezia
Rimanendo a Venezia solo 3 giorni (2 notti) cercavamo un hotel in pieno centro, in modo da raggiungere facilmente i luoghi di maggior interesse. Dopo una lunga ricerca, la scelta è ricaduta su Rosa Salva Hotel, prenotato su Booking al prezzo di 260€ per 2 notti, in camera tripla. L’hotel non serve la colazione (causa Covid) ma ci ha fornito un buono sconto da utilizzare presso la (omonima) pasticceria sottostante, una delle più rinomate della città.
Ristrutturato da poco (e con molta cura), la camera “family”, all’ultimo piano, era spaziosa, silenziosa e dotata di tutti i confort. La posizione, a 2 minuti a piedi da piazza San Marco, eccezionale. Prenotando con 3 mesi di anticipo (e per soggiorno ad agosto, più economico di altri periodi, credo) ho fatto, secondo me, un ottimo affare.
Cosa fare a Venezia in 3 giorni
Giorno #1 a Venezia
Partiti da casa all’alba, alle 10 avevamo già lasciato i bagagli in hotel. Volevamo subito andare a vedere piazza San Marco e poi un giretto in zona Rialto, dove abbiamo pranzato alla buona in uno dei tanti barettini.
Seguendo un consiglio della Lonely Planet (ottima la mini guida di Venezia, la trovate qui) abbiamo quindi fatto un giro lungo in vaporetto sul Canal Grande, per avere una prima infarinatura di ciò che vedremo nei prossimi 2 giorni. Ed è proprio vedendola dall’acqua, che ho capito perchè non c’è una sola persona al mondo che non sappia che esiste Venezia. Addirittura, qualcuno ha cercato di farne una copia (va beh…).
Ritorno in hotel, doccia e cena alla incantevole trattoria Alla Scala (consigliataci dal nostro hotel), della quale vi parlerò in un altro post. A brevissimo: stay tuned su FB.
Giorno #2 a Venezia
E’ il giorno “di mezzo” e quindi il più intenso dei nostri 3 giorni a Venezia. Volevamo visitare le isola della laguna e, per non correre troppo (visto il poco tempo a disposizione), abbiamo scelto di visitare solo Burano e Murano (in quest’ordine), che si trovano a nord-est di Venezia. Da San Marco, appena dopo colazione (andateci presto per evitare la folla!) abbiamo fatto una bella passeggiata fino a Fondamenta Nuove e, da lì, preso il vaporetto n.12 (ben più grande dei vaporetti che navigano nel Canal Grande!), che in un’ora scarsa ci ha portati a Burano.
L’Isola di Burano
Burano è sicuramente uno dei paesaggi più belli (nonchè il più Instagrammabile) che abbiamo visto nei nostri 3 giorni a Venezia: le case dai mille colori (i pescatori le dipingevano così per riconoscere facilmente la propria in mezzo alla nebbia), tutte affacciate sui canali, sono gioia per gli occhi e per l’obiettivo! Se siete appassionati di fotografia o cercate qualche scatto attira-like per il vostri profili Social, calcolate di gironzolare qui almeno un paio d’ore. Burano è anche la patria del merletto, del quale troverete laboratori e negozi in abbondanza, se siete amanti del genere.
L’isola di Murano
Ripreso il vaporetto, direzione “Venezia”, siamo scesi a Murano, l’isola famosa in tutto il mondo per la lavorazione del vetro. Esperti artigiani, chiamati “maestri”, creano dei veri e propri capolavori artistici. A proposito, lo sapete perchè le fornaci sono concentrate tutte qui? Nel 1291, il doge ordinò che tutte vetrerie si spostassero dal centro di Venezia alla vicina Murano, per scongiurare incendi in città. Dopo Venezia, è l’isola più grande della laguna e, ad oggi, conta circa 4.000 abitanti.
A Murano, avevamo un obiettivo: osservare i maestri vetrai al lavoro. E, magari, portare a casa un prezioso oggetto di fattura artistica (io adoro i vetri di Murano!). Siamo stati fortunati perchè, quasi casualmente, siamo capitati in una fornace ai suoi ultimi mesi di attività (a fine i 2 maestri andranno in pensione). Oltre a renderci conto di quanto sia faticoso questo lavoro (se fuori c’erano 38 gradi, dentro ce ne saranno stati 48!) e anche di quanto talento siano dotati questi artisti, abbiamo approfittato della vendita a “prezzi di fornace” di un certo numero di oggetti che non sarebbero più stati consegnati ai negozi. E che vi devo dire: mi sono innamorata a prima vista di una ciotola verde smaraldo!
Per il resto, Murano è davvero affollatissima di turisti sempre e lo testomoniano le centinatia di negozi strabordanti di oggetti in vetro: dai piccolissimi souvenir alle vere opere d’arte da decine di migliaia di euro. Noi ci siamo allontanati un po’ dal centro (anche per evitare il sole battente, lo devo ammettere…) e abbiamo girovagato per le stradine secondarie, prima di rimetterci in coda per il vaporetto.
Il Tour in TAXI a Venezia
Nei nostri 3 giorni a Venezia, l’idea iniziale era di fare il classico giro in gondola. Ma la capienza massima è di 5 persone e noi eravamo in 6. Così, su suggerimento del nostro hotel (che si è occupato anche della prenotazione), abbiamo deciso per un tour in taxi di 1 ora (costo: 140€) ed è stata una scelta davvero azzeccata! Vero, la spesa è stata maggiore (mezz’ora in gondola costa 80€), ma abbiamo avuto il tempo di vedere molto di più e di farlo in maniera sicuramente più comoda. Non so se l’hotel abbia applicato una sua commissione sul prezzo: vi consiglio di chiedere direttamente ai taxi (vicino al ponte di Rialto): trattando direttamente con loro forse risparmierete qualcosa.
Cena in una delle location più incantevoli che si possano immaginare. Non spoilero niente: seguite il post dedicato, che pubblicherò a breve! Stay tuned su FB
Giorno #3 a Venezia
La Basilica di San Marco
La pianta a croce, le 5 cupole e mosaici dorati sulla facciata danno già un’idea di come, nel monumento più importante di Venezia, convivano a meraviglia stili differenti. Il tutto impreziosito da bellissime decorazioni, in particolare mosaici (ben 4.000mq!), alcuni del XIII sec.
La Basilica di San Marco era un must dei nostri 3 giorni a Venezia, nonostante la coda che di sicuro avremmo trovato all’ingresso. Apertura alle 9.30 e, quando alle 9 ci siamo messi in fila, non eravamo certo tra i primi. Alle 10 abbiamo varcato il portone (serve il Green Pass e l’ingresso costa 3€). Tenete presente che c’è una capienza massima consentita (causa Covid, ma io spero la mantengano anche dopo) e, quando al mattino aprono, la fila si assottiglia in fretta perchè entrano di botto 180 persone. Diversamente, bisogna aspettare, prima, che qualcuno esca; e la fila è lunghissima, ve l’assicuro. Ho notato, però, che a metà pomeriggio lo è molto meno.
L’interno, con gli infiniti mosaici dorati, è molto scenografico. Il pavimento ondulato che, mentre cammini col naso all’insu, ti dà l’idea di essere in barca, sembra ricordarti che ti trovi a Venezia.
La Pala d’Oro, una tavola di 3x2metri coperta di immagini sacre in oro e argento con centinaia di pietre preziose, di inestimabile valore, è situata dietro all’altare maggiore; serve un biglietto extra, ma ne vale la pena, secondo me.
E soprattutto, vale la pena salire al piano superiore (altro biglietto extra!) per vedere i Cavalli di San Marco, 4 cavalli in bronzo dorato, provenienti dall’ippodromo di Costantinopoli (una copia di essi è esposta all’esterno, sulla facciata). Da lì si può uscire sulla terrazza a godere della vista unica su piazza San Marco dall’alto.
Il mercato e i cicheti
Da piazza San Marco, in 10 minuti a piedi si raggiunge il ponte di Rialto e il bel mercato che si trova subito dopo di esso. Questa è la zona più “originale” e più viva del centro, secondo me, l’ideale per provare i famosissimi cicchetti (cicheti, in dialetto veneziano). Si tratta di piccole bruschette o, comunque, piccole porzioni di cibo tipico veneziano, con cui accompagnare un bicchiere di vino. A me, che ho commesso il sacrilegio di chiedere qualcosa di analcolico (sono astemia), è stato concesso (con una certa commiserazione) un bicchiere di aranciata (avevano solo quella, oltre all’acqua!). Tutto questo in una delle più famose cicchetterie di Venezia: la Cantina do Mori. Solo tavolini d’appoggio all’interno e una botte vicino al davanzale all’esterno: arrivate presto se volete almeno sedervi su uno sgabello! Cicchetti deliziosi, il mio preferito: quello col baccalà mantecato.
L’isola di San Giorgio
Una delle tante isole della laguna, l’isola di San Giorgio è proprio di fronte a piazza San Marco e si raggiunge in qualche minuto di vaporetto: se avete un paio d’ore libere, può essere un’idea. Si può salire sul campanile della Basilica di San Giorgio, per godere di una vista mozzafiato su Venezia da 75 metri di altezza (c’è un biglietto da pagare).
E’ poi possibile visitare il labirinto Borges (considerato uno dei parchi più belli d’Italia), ma solo se lo avete prenotato prima (potete farlo qui).
Dove mangiare per 3 giorni a Venezia
Venezia è la città che accoglie forse più turisti al mondo e, come tale, propone un’offerta di ristoranti vastissima. Ovviamente, la fregatura è dietro l’angolo.
Tuttavia, oltre a pranzi mordi&fuggi e cicchetterie, nelle 2 sere che abbiamo trascorso tra i canali del centro, siamo stati fortunati. Merito anche di qualche buon consiglio. Scriverò un post dedicato a questo argomento: stay tuned su FB (qui sotto una foto come assaggio).