Che siate credenti o meno: Gerusalemme è una di quelle città da vedere almeno una volta nella vita. Considerata ‘Città Santa’ per l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam, è stata distrutta e ricostruita due volte ed è stata assediata, conquistata e riconquistata in molte occasioni. Il suo magnetismo spirituale e storico attira milioni di pellegrini e turisti da tutto il mondo e durante tutto l’anno.
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La Città Vecchia
La parte vecchia della città (nella zona est) è detta “Città Vecchia” e risponde perfettamente alla definizione di “Museo all’aperto”: in meno di un chilometro quadrato, a distanza di pochi metri gli uni dagli altri, si trovano i monumenti religiosi più sacri delle 3 maggiori religioni monoteiste. Un chilometro quadrato denso di storia e reclamato da tutti, lo spazio più conteso di tutti i tempi.
La Città Vecchia di Gerusalemme è formata da 4 quartieri (ebraico, cristiano, musulmano e armeno). E’ racchiusa da mura che sono considerate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e l’accesso al loro interno avviene attraverso sette monumentali entrate, dette “porte“.
L’atmosfera all’interno della città vecchia è molto tranquilla e si passa da un quartiere all’altro senza neanche accorgersene. Quattro mondi molto diversi ma attigui, che sconfinano l’uno nell’altro senza alcuna barriera fisica.
Il quartiere Arabo
La porta di Damasco, quella su cui è impressa maggiormente l’impronta della storia, permette l’ingresso al quartiere musulmano. Si tratta del più grande e popolato dei 4 quartieri di Gerusalemme. Strade affollate, animati negozietti che vendono di tutto, profumi mediorientali. Quando sentirete schiamazzi di bambini che giocano o quando qualcuno si farà spazio bruscamente tra la folla per passare col suo carrello pieno di merce, non avrete dubbi: vi trovate nel quartiere arabo.
Proprio qui, al centro del quartiere, inizia la famosa Via Dolorosa, la strada che con le sue quattordici stazioni ricorda il cammino che intraprese Gesù prima di arrivare al luogo della sua crocefissione, e che termina nel quartiere cristiano.
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Il quartiere Cristiano
Il quartiere cristiano, la parte più visitata di Gerusalemme, è un mix di commercio e spiritualità. Al suo interno convivono una ventina di confessioni o denominazioni cristiane diverse. Chi arriva qui come pellegrino ha come unico scopo quello di entrare nel luogo sacro più importante del cristianesimo: la Basilica del Santo Sepolcro.
Ci sono 2 modi per arrivarci: dalla Porta di Jaffa, si percorre una lunghissima e stretta via della città vecchia in discesa, tra infiniti negozietti che propongono chincaglierie di ogni genere. Oppure, si può percorrere la via Dolorosa, partendo dal quartiere arabo.
Non si può non rimanere impressionati dai negozi che vendono una marea di oggetti sacri cristiani. Dalle cianfrusaglie/souvenir da pochi spiccioli a oggetti sacri che sembrano avere un certo valore. Di sicuro sono molto appariscenti.
Il quartiere Ebraico
Una stretta via separa la zona musulmana dal quartiere ebraico. Ordinato e silenzioso è caratterizzato da edifici in pietra massiccia e strade dall’aspetto quasi medievale. Poca gente in giro, e negozi che vendono perlopiù oggetti sacri e l’abbigliamento tipico degli ebrei.
La legge ebraica è chiara: solo gli ebrei possono vivere qui. E, attualmente, il quartiere è abitato quasi esclusivamente da fedeli ultraortodossi (i praticanti più rigorosi), che ambiscono a risiedere il più vicino possibile al Muro del Pianto, il luogo più sacro dell’ebraismo. Cartelli in inglese e in ebraico, invitano i visitatori a seguire un comportamento rispettoso (vestendosi in maniera adeguata o evitando di tenersi per mano, ad esempio). Durante lo Shabbat, il giorno del riposo, in questi vicoli della Città Vecchia cala il silenzio più totale e qualsiasi attività lavorativa si ferma. E le regole per i visitatori diventano ancora più rigide.
E’ possibile visitare una sinagoga (io non ci ero mai entrata) e noi lo abbiamo fatto durante il nostro Walking Tour nella Città Vecchia, accompagnati da una guida. Non ricordo il nome di quella sinagoga (anche se qui sotto potete vedere una foto dell’interno), ma posso dirvi che è stato molto emozionante. Purtroppo, gli orari di accesso, tra chiusure e orari di preghiera, sono piuttosto variabili.
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Il quartiere Armeno
Il quartiere armeno è il più piccolo dei 4 quartieri di Gerusalemme ed è abitato da sole cinquecento persone. Nonostante i primi cristiani giunti nella Città Santa provenissero proprio dall’Armenia, questa zona è priva di monumenti di particolare rilievo e il quartiere è il meno conosciuto e visitato.
Le vie sono silenziosissime. Camminandoci, si ha quasi l’idea che sia disabitato, se non fosse per i numerosi negozi (con annessi laboratori) di ceramiche: dei mini capolavori artistici dei quali mi sono letteralmente innamorata. Ve ne parlerò più nel dettaglio in un post dedicato (stay tuned!).
Nel quartiere sono presenti un grande monastero e la Cattedrale di San Giacomo, una delle più belle di Gerusalemme. Qui, tra lampade a olio penzolanti dal soffitto e aria che profuma di incenso, ogni funzione è accompagnata da cori in lingua armena (che non purtroppo non abbiamo visto: ci sono stati descritti dalla nostra guida durante il tour).
Città Santa
Descrivere a parole le sensazioni che mi ha trasmesso questo luogo incredibile è davvero complicato. Voi siete stati a Gerusalemme? Avete avuto le mie stesse percezioni? Oppure ho dimenticato qualcosa? Scrivetelo nei commenti, se vi va.
A presto!