Marrakech con i bambini

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Marrakech è una destinazione affascinante e un po’ esotica che, riempie gli occhi con i suoi colori e la mente con i suoi profumi: ci si avventura nei labirinti caotici del centro storico e si scopre l’eccentricità di palazzi che hanno una storia da raccontare.

Se siete indecisi sul partire o meno per Marrakech con i bambini, sappiate che l’ho trovata una meta sicura. Ci siamo trovati più volte a camminare al buio nei vicoli della medina e, anche incrociando diverse persone, non ho mai avuto la percezione di essere in pericolo. Paradossalmente, è invece più rischioso camminare tra la folla nei vicoletti che, in qualsiasi altra città del mondo, sarebbero pedonali, ma non qui: motorini, biciclette, carretti trainati da motori o asinelli, si fanno largo tra le persone senza troppi complimenti e, specialmente coi bambini, è bene fare molta, molta attenzione!

Marrakech è l’occasione perfetta per far conoscere ai bambini una cultura diversa dalla nostra, e scoprire che, anche se si parlano lingue diverse, si indossano abiti differenti o se si prega un altro Dio, si può essere amici lo stesso.


IMPORTANTE! Il Marocco è fuori dalla comunità europea, che significa, per noi italiani, non avere diritto ad alcuna assistenza sanitaria. E’ fondamentale, quindi, partire con un’Assicurazione di viaggio. Io mi trovo benissimo con Heymondo.it, una compagnia giovane e dinamica specializzata proprio nelle Assicurazioni di viaggio. Oltre al miglior rapporto qualità/prezzo, hanno un’App semplice e chiara, dalla quale forniscono una diretta assistenza in viaggio, 24h/7.

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Dove dormire a Marrakech con i bambini

La guida del nostro Walking Tour ci ha spiegato che Riad significa “Paradiso”. E così si chiamano tutte le abitazioni che hanno un cortile interno dal quale si vede il cielo. Ecco, io volevo assolutamente dormire in un Riad e ho prenotato Il Dar Tuscia su Booking.

Ce ne sono di tutti i prezzi: io ne ho scelto uno di livello medio e credo di avere trovato il giusto compromesso tra il comfort che ci vuole in vacanza e l’autenticità marocchina. I letti non erano molto confortevoli per la verità, ma il luogo davvero incantevole e il gestore pieno di attenzioni. La colazione buonissima!

Dando per scontato di scegliere una sistemazione all’interno della Medina (il centro storico), nel decidere dove dormire coi bambini a Marrakech, tenete presente che tutte le attività ruotano inforno alla piazza principale, Place Jemaa el Fna. Tenete anche presente che la piazza si può raggiungere solo a piedi. Il nostro Riad era a circa 15 minuti di cammino dalla piazza e per noi non era un problema, ma consideratelo, in caso.

Abbiamo raggiunto il nostro Riad dall’areoporto di Marrakech in taxi, prenotando il solito servizio eccellente su Booking, che ci ha fatto anche uno sconto 20% perchè clienti Genius. Prenota il taxi qui.

Cosa fare a Marrakech con i bambini

Evitando le attrazioni principali (che troverete in tanti altri blog) mi concentrerò su quelle che, secondo me, possono essere gradite ai bambini. Sono dell’idea che la vacanza sia “di tutti” per cui i bimbi vedranno qualcosa che interessa agli adulti e viceversa.

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Gironzolare a piedi nella Medina

Tutte le principali attrazioni di Marrakech si trovano all’interno della Medina, centro storico Patrimonio UNESCO e cuore pulsante della città. Qui si svolgono tutte le attività sociali, ricreative e religiose.

Nella Medina ci sono i souk, ovvero mercati tipici dove si può trovare davvero di tutto, dall’artigianato al cibo. Prendetevi del tempo per passeggiare all’interno dei vicoletti, che rappresentano più di mille anni di storia. Per i bambini sarà interessante addentrarsi i questi bazar stracolmi di pelli, spezie, pantofole, gioielli, tappeti, ceramiche, e chi più ne ha più ne metta. Alcuni venditori saranno molto insistenti, ma la maggior parte sono stati gentili e premurosi, specialmente con mia figlia di 7 anni.

Quasi sicuramente vi perderete. Ma non importa perché perdersi tra le strette strade di Marrakech è uno dei modi migliori per visitare la città e per scoprire gli angoli più suggestivi. Quando poi, davvero, vorrete tornare ad orientarvi, aprite Google Maps.

A tal proposito, siccome serve una connessione dati mentre siete per strada, permettemi di darvi un consiglio: acquistate una eSIM prima di partire. Sono SIM virtuali che, come dice la parola, non hanno bisogno di alcun supporto fisico, ma si attivano a livello software e a un prezzo davvero conveniente. Io ho attivato quella di BNESIM: qui il link per scaricare l’App e acquistarla. E, per i lettori di questo blog, inserendo il Codice Sconto FAMMIVIAGGIARE, sarà applicato uno sconto del 30%!

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Fare un Walking Tour

Adoro i walking tours! Prima di tutto perché non devo pensare alla strada. E poi perché ho sempre trovato delle guide (locals), che mi hanno trasmesso la passione per la storia della loro città. Questa volta, con @civitatis_it la sorpresa è stata doppia perché a condurci c’era una donna, e non è facile trovare donne che lavorino in un paese arabo. Jamila, oltre alle info specifiche sui luoghi, ce ne ha fornite diverse sulla cultura islamica in generale, ed è stato molto interessante.

Marrakech walking tour

Abbiamo visitato il palazzo di Bahia (una folla incredibile a metà mattina!) e la scuola coranica Ben Youssef (davvero sorprendente). Nel mezzo, la visita alla “migliore erboristeria di Marrakech” (secondo Jamila…), la quale ha organizzato una dimostrazione per permetterci di provare e (ovviamente!) acquistare i loro prodotti. Oltre a quelli a base di Argan (coltivata qui in Marocco) non vedo l’ora di usare l’olio anti-ansia ed emicrania e, soprattutto, quello che elimina i dolori da cervicale: se funziona davvero ho promesso che tornerò in terra marocchina per acquistarne ancora!

Bere un succo di frutta nella piazza principale

Place Jemaa el Fna, la famosissima piazza principale di Marrakech, è anche la piazza più frequentata d’Africa. Al mattino è quasi deserta, ma dal primo pomeriggio si anima, fino a diventare una vera bolgia nelle ore serali: ristoranti, bancarelle, artisti di strada ne occupano praticamente ogni angolo.

Marrakech con i bambini

Usciti dalla Medina, i bambini si divertiranno un modo ad andare alla scoperta di personaggi bizzarri e attività curiose mai viste prima. Dalle bancarelle stracolme di frutta, i venditori vi daranno un assaggio del succo fatto al momento e non potrete poi fare a meno di comprarne un bicchiere: è buonissimo!

Marrakech con i bambini

Vi chiedo poi una cortesia: ignorate le persone che utilizzano gli animali per racimolare denaro. Gli incantatori di serpenti sono iconici (e mia figlia ne era ovviamente molto attratta), ma abbiamo girato alla larga proprio per non essere in qualche modo complici dello sfruttamento di questi poveri animali, buttati lì per terra e molestati per farli muovere a favore di turista. Il peggio che ho visto, sono le scimmiette, chiuse in piccole gabbie e tirate fuori solo per fare le foto coi turisti, sempre con catene legate alle zampine o al collo…una tristezza infinita.

    Vedere le cicogne al Palazzo El Badi

    Ci siamo capitati quasi per caso, gironzolando appena fuori i vicoli della Medina e, attirati proprio dalle cicogne appollaiate sulla sommità delle altissime mura, abbiamo deciso di entrare (anche se il biglietto non è per niente economico).

    Il Palazzo El Badi (letteralmente: “l’Incomparabile“) fu fatto costruire dal sultano Sa’diano Ahmad al-Mansur al-Dhahabi nel 1578, per celebrare la vittoria sull’armata portoghese. Era composto da 360 stanze, un lungo cortile interno (135 metri) e una piscina da 90 metri, con un’archiettura che ricorda quella dell’Alhambra di Granada e decorazioni in marmi italiani e oro in grande quantità, importato dall’Africa subsahariana.

    Ci vollero 25 anni per costruirlo e molto meno a demolirlo: il sultano Alawita Moulay Ismail (della dinastia degli Alouti) lo fece distruggere e poi ne usò i materiali per decorare il suo palazzo a Meknes, dopo aver spostato la capitale del sultanato da Marrakech a lì. Oggi rimangono solo le maestose rovine del palazzo: lo scheletro dell’antica struttura, portato alla luce dagli scavi del 1953. Sulle sue mura nidificano le cicogne bianche europee, divenute stanziali, e considerate, da una tradizione berbera, esseri umani trasformati in uccelli.

    Se siete a Marrakech con i bambini (ma anche solo se siete amanti degli animali) poter ammiarare questi grandi uccelli dal piumaggio nero e bianco e dal grande becco arancione è una vera chicca e vi consiglio di non perdervela!

    Addentrarsi all’interno della Mandrasa

    La Mandrasa di Ali Ben Youssef è una scuola coranica del XIV secolo (chiusa definitivamente dal 1962), caratterizzata da un’architettura innovativa e scenografica, che lascerà a bocca aperta anche i vostri bambini. Ci sono stucchi, ceramiche e stupendi soffitti di cedro intagliato. Molto carino il cortile centrale con la grande vasca in marmo di Carrara e i sontuosi portoni in legno.

    Si può salire al piano di sopra ed è suggestivo immaginare, soprattutto per i bimbi, che in quelle piccole stanze dalle piccole porte e piccole finestre, un tempo ci dormivano altri bimbi, probabilmente lontani da casa, che lì vivevano per studiare.

    Fare un giro in quad nel deserto

    Il tour nel deserto dell’Agafay, da Marrakech, è quanto di più turistico si possa immaginare.
    Lo propongono diversi tour operator e il programma prevede, dopo uno spostamento di circa 45 minuti (con pulmini da 10/12 posti), un breve giro sul cammello (che avrei evitato volentieri), un’ora sul quad, una cena e un breve spettacolo. Dopodiché si viene riaccompagnati in città.

    Io ho prenotato questo su Booking, e ve lo consiglio, se siete a Marrakech, specialmente coi bambini.

    È un’escursione che dura poche ore e, complice il prezzo davvero conveniente, è molto gettonata. Che significa: tanti pulmini, tanti gruppi e quindi l’esatto opposto del mio consueto modo di viaggiare. Devo però essere onesta: mi sono divertita. Prima di tutto perché è stata organizzata bene: la nostra guida, Rabika, una ragazza giovane e che parlava un buon inglese, mi ha contattata via whatsapp fin dal mattino ed è stata premurosa in tutto, specialmente con Mia.

    E poi, con davvero poca spesa, siamo usciti dalla città e abbiamo visto un altro scenario di questo paese che, a questo punto, entra nella mia wish list perchè credo valga la pena di essere visitato più accuratamente. Ho capito che tante persone (e le loro famiglie) traggono sostentamento dalle attività turistiche e si impegnano al 100% per far sì che tutto funzioni. E, visto che noi siamo stati bene mi fa piacere che i loro sforzi vengano ripagati.

    Quad deserto Agafay

    W il Marocco, W Marrakech!

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