L’Oman è nella nostra wish-list ormai da diversi anni ma, potendo partire solo in agosto (oltretutto con una bimba piccola al seguito), per paura del caldo non abbiamo mai valutato seriamente l’opzione. Ma fa davvero così caldo ad agosto in Oman?
Le informazioni trovate on-line
Ci siamo informati bene e abbiamo capito che i mesi peggiori (cioè i più caldi) sono Giugno e Luglio. In questi periodi le temperature medie toccano i 40°C a Muscat, sulla costa, e li superano nelle zone interne. Ad agosto, invece, le temperature iniziano a scendere di qualche grado.
Inoltre, abbiamo trovato un volo Turkish Airlines su Booking ad un prezzo conveniente, Mia ha ormai 7 anni (e tanta voglia di avventura!) e la Lonely Planet ce l’abbiamo già: credo che il nostro viaggio possa iniziare a prendere forma.
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La nostra esperienza ad agosto in Oman
L’impatto col caldo è stato forte in Oman. Ma sono convinta che il tutto sia accentuato dal fatto che gli ambienti interni sono esageratamente climatizzati. Basterebbe qualche grado in più ad evitare terribili sbalzi termici e, forse, anche la percezione del caldo sarebbe un po’ più sopportabile.
In ogni caso, non giriamoci troppo intorno: fa davvero molto caldo. Nelle ore a cavallo di mezzogiorno è impensabile (almeno per me) svolgere qualsiasi attività all’aperto. Che poi, è la stessa regola del buonsenso che adottiamo anche qui in Italia.
Come sempre, prima di partire abbiamo stipulato una polizza Heymondo: siamo lontani dall’Italia e io voglio godermi le vacanze in tutta tranquillità, con assistenza via App h24. Se volete stipularla anche voi, in quanto lettori di questo blog, avrete uno sconto del 10%:
Zone e clima in Oman
Durante il nostro viaggio, possiamo dire di avere attraversato 4 zone, ognuna con un clima leggermente diverso dalle altre:
La montagna
Il Wadi Ghul, quello che in Oman chiamano “il Grand Canyon d’Arabia”, è stata la prima tappa del viaggio. Si sale per più di 1 ora sul Jebel Shams, la montagna più alta dell’Oman (la sua vetta supera i 3000mt) e i 26 °C sono stati un vero toccasana. Qui vi sembrerà di respirare aria fresca!
L’entroterra
Il paesaggio roccioso (a tratti desertico) che ha caratterizzato la prima parte del nostro on-the-road, trasmetteva caldo solo a guardarlo. E, in effetti, qui abbiamo toccato anche i 41 gradi a metà pomeriggio. Ci siamo organizzati, quindi, per trascorrere le ore centrali della giornata in auto, negli spostamenti tra una tappa e l’altra, e abbiamo osservato il panorama al fresco del climatizzatore.
Tuttavia, c’è una caratteristica che rende speciale l’Oman: il gran numero di corsi d’acqua che sgorgano incredibilmente dalle rocce e che, nel corso dei secoli hanno scavato i cosiddetti Wadi, ossia delle gole profonde; una sorta di canyon.
In alcuni di essi, si formano pozze d’acqua, piccole piscine, cascate che è possibile raggiungere (più o meno agevolmente) per trovare refrigerio.
La costa
La costa, leggermente ventilata, gode di qualche grado in meno rispetto all’entroterra. Dalle 11 in poi, però, per quanto mi riguarda era insano anche rimanere immersi in piscina, quindi abbiamo sempre programmato pranzi un po’ più lunghi del normale nei vari Centri Commerciali nei quali, per ovvi motivi, gli omaniti si organizzano per svolgere diverse attività: abbiamo trovato sale giochi attrezzatissime, booling, percorsi avventura, arrampicata, luna park e perfino uno snow park!
Il deserto
Una cosa mi sento di dire: nel deserto dell’Oman, in agosto, si può pensare di “vivere” solo il mattino molto presto e il tardo pomeriggio/sera. Noi siamo arrivati intorno alle 5 di pomeriggio e ci siamo goduti il bashing al tramonto e la bellissima serata, con temperature piacevolissime (niente felpa).
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Al mattino alle 7, durante il sand-board, il caldo si faceva già sentire; la colazione alle 7.30 (fuori dalla nostra bolla) è stata piuttosto difficile e il giro in cammello alle 8 siamo riuscite a portarlo a termine perchè è durato giusto 15 minuti (e il ritorno alla nostra bolla non è stato semplice, visto quanto scottava la sabbia sotto i nostri piedi scalzi!). Alle 10, non c’era più motivo di rimanere (impossibile fare qualunque cosa fuori dalla bolla) e siamo usciti dal deserto assieme agli altri ospiti.
Cosa portare ad agosto in Oman
Anche se potrete trovare praticamente tutto là in caso di bisogno, io preferisco partire con tutto quello che mi serve (e anche qualcosa in più) nella valigia. In particolare vi consiglio vivamente di non dimenticarvi:
- Un cappello (possibilmente con tesa larga)
- Una crema solare ad altissima protezione
- Una crema doposole e una per le scottature
- Degli occhiali da sole cat.3
- I classici medicinali da banco (io, per mia figlia, ho portato anche un antibiotico a largo spettro)
- Pantaloni (o gonne) leggeri, ma lunghi
NOTA: avevo messo in valigia anche qualche bottiglietta d’acqua e…me le sono riportate a casa! In Oman trovate acqua dappertutto, e tutti ve la offriranno, specialmente gli hotel e le guesthouse. Raccomandano sempre di rimanere idratati, di bere molto. E in luogo del genere, è proprio una questione vitale.