Una mattina alla Sagrada Familia

La basilica della Sagrada Familia è il simbolo di Barcellona. Creazione, ancora incompiuta, del genio di Gaudì (architetto nato proprio di questa città), è una delle tappe obbligate durante una visita nella città catalana ed è quindi presa d’assalto da un numero spropositato di turisti. Ma è davvero all’altezza della sua fama?

La Sagrada Familia nasce come progetto per rendere omaggio alla grandezza del Creatore, ma anche al Cristianesimo: le tre Facciate sono state infatti ideate per raccontare la storia di Gesù (Facciata Natività, Facciata Passione, Facciata Gloria di Gesù Risorto). Stando al progetto originario, inoltre, la chiesa avrà ben 18 torri, a simboleggiare i 12 apostoli, i 4 evangelisti, la Vergine Maria e Gesù.

La torre dedicata alla Madonna è la più recente: è alta 138 metri e, sulla sua sommità, svetta una stella luminosa che rende lo skyline ancora più magico. Questa torre è, attualmente, la più alta, ma verrà ampiamente superata da quella dedicata a Gesù, che arriverà alla quota vertiginosa di 172 metri!

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Cenni di storia

I lavori per la costruzione della Sagrada Familia cominciarono nel lontano 1883 e sono tutt’ora in corso. All’inizio del 2023 la sindaca di Barcellona ha annunciato che la struttura sarà ultimata definitivamente nel 2026, in occasione del centenario della morte di Gaudì. La costruzione della basilica è interamente finanziata con gli ingressi dei visitatori e da donazioni private.

Essendo un fervente religioso, il grande genio del Modernismo si dedicò con passione a questo progetto monumentale, al quale lavorò per ben 40 anni. Gli ultimi 15 della sua vita li dedicò esclusivamente alla Sagrada Família, tanto che trasferì il suo studio all’interno della chiesa!

Tuttavia, Gaudì sapeva che non sarebbe mai riuscito a vedere la fine della sua opera. Decise, quindi, di concentrarsi su alcune parti dell’edificio, portandole a termine in altezza. In questo modo, lasciò ai suoi successori un’indicazione precisa sullo stile da seguire e sulla sua idea originaria. L’archietto morì nel 1926 (in un tragico incidente stradale proprio a Barcellona) e fu sepolto all’interno dell’edificio in costruzione.

Perchè visitare la Sagrada Familia

Partiamo dalla conclusione: vale la pena trascorrere una mattina alla Sagrada Familia? A giudizio della sottoscritta, sicuramente sì!

Devo ammettere che raramente sono rimasta tanto affascinata da un monumento architettonico: chi non l’ha mai vista di persona, non può rendersi conto della sua maestosità; e pensate che crescerà ancora, fino a raggiungere addirittura l’altezza di 172 metri, solo 1 in meno rispetto al Montjuic (il promontorio posizionato a sud della città), perchè Gaudì pensava che il suo lavoro, concepito da una mente umana, non potesse sorpassare quello di Dio!

Fa impressione prima di tutto il contesto: la Sagrada Familia si trova a pochissimi metri da edifici residenziali che, seppur di dimensioni considerevoli, accanto ad essa sembrano le casette dei 7 nani.

Vi muoverete, poi, in un vero e proprio cantiere a cielo aperto: osservare manovali, scultori e scalpellini all’opera fa parte del fascino di questo luogo e rende davvero l’idea di quanto questo progetto rappresenti un pezzo di storia della città.

Una mattina alla Sagrada Familia

Ma l’aspetto che più mi ha colpito è la simbologia: l’enorme navata ha un’altezza impressionante ed è pensata come un bosco. Si respira un’atmosfera fra il mistico e il fiabesco che non ho mai trovato altrove. Proprio per questi motivi, una mattina alla Sagrada Familia non è pesante, ma anzi, è bello scoprire mano a mano dettagli che raccontano l’attenzione quasi maniacale che Gaudì ha riservato alla sua opera più bella.

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Quando andare e come quanto costa

Vi consiglio di visitare la Sagrada Familia la mattina presto, per limitare (evitare è impossibile!) la folla che la assale a partire dalle ore successive. Acquistare i biglietti on-line (qui il link al sito ufficiale) è praticamente obbligatorio (quasi impossibile trovarli in biglietteria). Io vi consiglio di farlo anche con largo anticipo, in modo da poter scegliere il giorno e soprattutto l’orario che preferite.

Tutti i biglietti includono già l’audioguida (c’è anche in Italiano), che è una semplice App da scaricare sul vostro cellulare. Come ormai ben saprete, io adoro le auduiguide, perchè visitare un luogo ricevendo “live” le informazioni che lo riguardano permette di goderselo appieno.

Ultimo consiglio: siate puntuali! C’è davvero tanta gente e rischiate che, passato il vostro slot, non possano davvero più farvi passare. Per una visita con tutta calma (che è quello che ci vuole) calcolate circa un’ora e mezza. Un’altra mezz’ora se avete programmato anche la salita su una delle torri.

E ora veniamo alla note dolenti: il costo. Il biglietto con l’audioguida costa 26Euro. 40Euro, se volete anche salire sulla torre. (c’è qualche euro di sconto per alcuna categorie e i ragazzi sotto gli 11 anni non pagano). E’ una spesa notevole, specialmente per le famiglie numerose. L’unica consolazione è che si tratta di un contributo alla costruzione di questa meraviglia.

Cosa vedrete alla Sagrada Familia

Non mi dilungherò a descrivervi cosa vedrete, perchè non voglio spoilarervi ed l’ottima Lonely Planet è sicuramente migliore di me!

L’esterno

Vi dico solo che l’esterno comprende principalmente le torri e le 2 facciate, quella della Passione e quella della Natività. Quest’ultima, dichiarata patrimonio dell’UNESCO, è un brulicare, a mio avviso quasi caotico, di dettagli e simbolismi, con scene che raffigurano la nascita di Gesù e altri momenti importanti della sua vita. Gaudí la volle ornamentale e decorativa, a rappresentare la gioia per la nascita di Gesù.

Sagrada familia facciata natività

Di tutt’altro stile, invece, la facciata della Passione. Austera, come da volere del progettista, comprende gruppi scultorei che risultano davvero espressivi, nonostante il loro stile semplice, quasi stilizzato. Molto toccante l’immagine di Gesù sulla croce, nella parte più alta.

L’interno

La parte che mi ha colpita di più è sicuramente questa. Prima di tutto per l’altezza vertiginosa, con la volta che arriva addirittura a 45 metri. Non ci sono statue, cappelle votive o altri simboli religiosi: Gaudì pensava alla basilica come a un luogo di raccoglimento, una foresta siprituale. Ha creato quindi le forme di un bosco, con 36 enormi colonne (di diverse dimensioni e colori) che si arrampicano fino al soffitto come rami.

Lungo le fiancate, bellissime vetrate colorate creano un’atmosfera quasi teatrale: una sui toni dell’azzurro-verde a simboleggiare la gioia per la nascita di Cristo e l’altra sui toni del rosso-arancio la Passione e Resurrezione.

Una mattina alla Sagrada Familia

La salita sulla torre

Credo sia invece utile soffermarmi di più sulla salita nella torre, visto che ne sono rimasta un po’ delusa. Ci sono informazioni pratiche che sarebbe bene sapere prima di salire perchè credo non sia un’esperienza adatta a tutti (e i bambini sotto ai 6 anni non possono salire sulle torri della Sagrada Familia).

Innanzitutto, al momento dell’acquisto del biglietto, si può scegliere se salire sulla torre della Natività o in quella della Passione, ognuna in corrispondenza della relativa facciata. Le torri sono strette (lo si percepisce chiaramente dall’esterno), di conseguenza sia l’ascensone con con la quale si sale che la scala a chiocciola (con la quale si scende) sono piccole e strette. In particolare, la discesa potrebbe essere problematica per chi soffre di claustrofobia. Io, che non ho alcun tipo di problema, mi sono dovuta fermare un paio di volte perchè mi girava un pochino la testa.

Altra questione: i ponti che uniscono le torri che sono da percorrere, ovviamente, a decine di metri di altezza. Si può rimanere in quota solo qualche minuto (arrivano quasi subito altri visitatori) e poi bisogna iniziare la discesa.

Ma ci sono anche aspetti positivi! Le guglie elaborate, sono piene di dettagli che da terra non sono visibili: ceramiche e cesti di frutta colorata (sì, proprio così!) rappresentano uno stile davvero particolare in abbinamento al resto dell’opera, ma che a me è piaciuto. Interessante anche poter notare le differenze stilistiche e di colore dalle parti costruite in epoche diverse.

Infine, potete concludere la vostra mattina alla Sagrada Familia con la vista di un bel panorama: le torri alte almeno 55 metri rimangono un bell’osservatorio per osservare Barcellona dall’alto!

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