La Tailandia è il paese al mondo che più ama spostarsi sulle 2 ruote: l’87% della popolazione possiede una motocicletta o uno scooter. Ce ne sono una miriade e, se farete qualche tratto in automobile (o in taxi) ve li vedrete sbucare da tutte le parti.
Lo scooter permette di muoversi più agevolmente nel traffico caotico (specialmente di Bangkok) e, probabilmente, è l’unico mezzo che la maggior parte delle famiglie si può permettere a livello economico. Non è raro vederne con a bordo 3 persone, bambini compresi.
Possedete uno scooter in Italia e vi state chiedendo se noleggiarne uno in Tailandia sia una buona idea? Siete nel “post” giusto!
LEGGI ANCHE: Itinerario di viaggio in Tailandia
Prima di noleggiare uno scooter in Tailandia
Viaggiare su uno scooter e comodo e divertente, specialmente in un paese come la Tailandia, che si presta per clima e viabilità. Tuttavia, si tratta di un’attività ad alto rischio: le strade sono affollate da una miriade di altri mezzi, e non sono notoriamente in voga nè la prodenza nè il codice della strada.
Quindi, prima regola, se intendete noleggiare uno scooter in Tailandia: partite dall’Italia con una buona Assicurazione di viaggio, e accertatevi che non abbia inclusa alcuna limitazione in tal senso.
Io, da qualche anno, mi trovo benissimo con Heymondo.it, una compagnia giovane e dinamica specializzata proprio nelle Assicurazioni di viaggio. Oltre al miglior rapporto qualità/prezzo, hanno un’App semplice e chiara, dalla quale forniscono una diretta assistenza in viaggio, 24h/7.
Se anche voi sceglierete Heymondo, in quanto lettori di questo blog, avrete uno sconto del 10%:
LEGGI ANCHE: 5 motivi per partire con un’Assicurazione di Viaggi
Come noleggiare uno scooter in Tailandia
Faccio una premessa: mio marito ha una moto da molti anni ed è un guidatore piuttosto esperto. So che questo non è sufficiente ad evitare guai nel traffico caotico, ma di sicuro è un aiuto. Se, osservando le strade che vi circondano, vi sentite insicuri, lasciate stare: rischiare di rovinarvi la vacanza (o peggio!) sarebbe davvero da stupidi.
Faccio un’altra premessa: noi abbiamo noleggiato uno scooter a Chiang Mai: molto più tranquilla di Bangkok (anche se pursempre trafficata!). Onestamente, la capitale sarebbe stata troppo rischiosa anche per noi (e considerata anche la buona disponibilità di mezzi pubblici, che a Chiang Mai non c’erano).
Abbiamo trovato diversi noleggi che mettevano a disposizione i propri mezzi anche (e soprattutto) ai turisti. O meglio, a quelli più coraggiosi! Non mi riferisco solo alla guida nel traffico, ma anche al parco-mezzi che non era proprio di ultima generazione, diciamo così.
Documenti necessari per il noleggio
Per il noleggiare uno scooter in Tailandia, è necessaria patente di guida internazionale, secondo la convenzione di Ginevra, che potrete farvi rilasciare facilmente in Italia da un qualsiasi ufficio della Motorizzazione Civile (molto più economico che rivolgersi a una Scuola Guida).
A noi, che non lo sapevamo, hanno consegnato lo scooter anche con la sola patente italiana (ovviamente!): non avevamo programmato il noleggio e non ci eravamo preparati sotto questo aspetto, altrimenti non so se avremmo corso il rischio (piuttosto remoto, devo dire…) di essere trovati dalla polizia tailandese senza i documenti perfettamente in regola.
Quanto costa noleggiare uno scooter
Noleggiare uno scooter in Tailandia ha un costo davvero irrisorio. Noi, a Chiang Mai (notoriamente un po’ meno cara che la capitale Bangkok) abbiamo speso 5€ per l’intera giornata, assicurazione inclusa.
L’utilizzo del casco
Per essere subito chiari, l’utilizzo del casco è obbligatorio in tutta la Thailandia, per i conducenti e i passeggeri fin dal 1994. Tuttavia, non tutti purtroppo lo utilizzano e anche a noi, al momento del noleggio, hanno chiesto se lo volevamo o meno. La risposta, ovviamente, è stata SI’! Spero farete lo stesso anche voi: guidare senza caso è da folli, a maggior ragione in un paese straniero, a maggior ragione ancora nel caos del traffico tailandese.
Se il “parco-scooter” era scarso, il “parco-caschi” era ancora peggio! Abbiamo quindi scelto i meno orrendi e spruzzato nell’interno abbondante disinfettante spray che, per fortuna, ho sempre con me: ricordatevelo, perchè non so dove fossero mai stati quei caschi e neanche lo voglio sapere!
Alla prima sosta, posteggiato lo scooter ci siamo chiesti: “…e i caschi? Dove li lasciamo?” Bastava guardarsi intorno: tutti gli altri motorini ce li avevano appoggiati sugli specchietti. Niente bauletti o catene per legarli: si lasciano lì e nessuno li ruba (si spera!). Evidentemente, non siamo a Milano…
Dove andare in scooter a Chiang Mai
Il nostro obiettivo era quello di raggiungere in autonomia il tempio Wat Phrathat, che si trova sul monte Doi Suthep, una quindicina di chilometri fuori da Chiang Mai e piuttosto difficile da raggiungere coi mezzi pubblici. Si tratta di un tempio del Buddhismo Theravada e, durante un soggiorno a Chiang Mai, lo inserirei come “tappa obbligata”, perchè, Oltre ad essere uno dei luoghi più sacri e venerati della Tailandia, si trova in una posizione panoramica incredibile, dalla quale si può godere di una spettacolare vista su Chiang Mai e dintorni.
Il percorso in scooter non è stato difficile (ci sono un po’ di tornanti nell’ultimo tratto, ma niente di complicato) e non abbiamo avuto problemi nel traffico uscendo dalla città, anche perchè Chiang Mai non è Bangkok. Per giungere al tempio vero e proprio, poi, bisogna percorrere una suggestiva scalinata di 306 gradini. In alternativa, una funicolare fa su e giù per pochi Bath.
LEGGI ANCHE: 5 giorni a Chiang Mai
Altri consigli per guidare uno scooter in Tailandia
In Thailandia si guida a sinistra. Se decidete di noleggiare uno scooter in Tailandia, dovrete pertanto fare “lo switch” ed entrare nell’ottica: all’inizio sarà un po’ strano, poi ci si abitua.
Anche se vedrete molte persone girare in scooter con pantaloncini e infradito, non fatelo! In caso di caduta le conseguenza sarebbero davvero gravi. So che indossare l’abbigliamento adeguato è impossibile in Tailandia, ma procuratevi almeno pantaloni lunghi e, soprattutto, scarpe chiuse.
Occhio sempre a buche o strade dissestate: a Chiang Mai (e dintorni) noi non abbiamo avuto problemi perchè le strade erano complessivamente in buone condizioni. Se manterrete sempre la giusta distanza tra voi e l’auto che vi precede, avrete il tempo di vedere eventuali anomalie sul manto stradale, prima di finirci dentro.